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5 MITI ALIMENTARI: scopri se le tue abitudini alimentari sono OK!

Quando incontro un paziente per la prima volta lo ascolto raccontare le sue abitudini alimentari: questo è fondamentale per conoscere la situazione alimentare di partenza e poter valutare quanti errori e buone abitudini sono presenti nella sua dieta attuale.

Questo articolo prende spunto dai racconti dei miei pazienti in cui emergono tantissimi falsi miti alimentari ovvero tutte quelle false informazioni nutrizionali circolanti e che erroneamente vengono messe in pratica ogni giorno nell’alimentazione.

Scopri se tra questi primi cinque falsi miti alimentari c’è anche il tuo…

1) Bere caffè al ginseng fa bene: NO! 

La maggior parte delle bevande al ginseng sono fatte di zucchero e latte in polvere mentre il ginseng è in tracce quindi non è certo una bevanda con cui sostituire cappuccino o caffè. Se non puoi farne a meno leggi attentamente l’etichetta per valutare quali ingredienti contiene e poter scegliere un prodotto senza zucchero aggiunto…io non l’ho ancora trovato!

2) La pizza non fa dimagrire: SI! 

La pizza non è l’alimento migliore se hai necessità di perdere peso perchè anche consumando una semplice margherita superi l’apporto calorico a pasto che dovresti assumere in una dieta ipocalorica. Se stai cercando di dimagrire ma vuoi mangiare una pizza al piatto di tanto in tanto, puoi bilanciarla con un’attività fisica intensa e consumarla a pranzo invece che a cena. Ricorda che le farciture fanno la differenza: una pizza  marinara con le verdure è meno calorica di una biancaneve o bufalina; anche la scelta dell’impasto può aiutarti a limitare l’assorbimento degli zuccheri presenti nella pizza: scegli un’impasto 100% di farina integrale, per fortuna oggi va di moda!

3) La frutta dopo il pasto fa male: NO!

Non mi è chiaro come mai la frutta sia stata bandita dalla tavola o persino  eliminata dalla dieta perché accusata di essere troppo ricca di zuccheri (è meglio se eviti il caffè al ginseng!). La frutta fresca di stagione e locale è un ottimo fine pasto sopratutto se hai bisogno di concludere con qualcosa di dolce. Se invece preferisci utilizzarla come spezza-fame non c’è problema, consumala lontano dai pasti. Ricorda però di non esagerare con le quantità: tre frutti medi al giorno sono sufficienti. Invece fare un pasto a base di sola frutta non è una buona idea, se hai bisogno di disintossicarti meglio consumare sole verdure. Non sei un amante della frutta?! Allora devi provarla in insalata abbinata alla verdura.

4) Se utilizzo pangrattato non posso consumare pane nello stesso pasto: NO! 

Accade molto spesso che un paziente mi racconti di non aver consumato pane perché aveva cucinato verdure o pesce gratinati al forno con pangrattato.  Questo è un’errore di pignoleria che non aiuta il dimagrimento perché il pasto diventa poco saziante e sbilanciato. E’ ovvio che il pangrattato è pane però bisogna ragionare in termini di dosi e porzioni: devi sapere che un cucchiaio di pangrattato pesa circa 10 grammi e apporta meno di 40 kcal mentre una porzione small di pane pesa 60 grammi e apporta 175 kcal; faccio difficoltà a credere che nel tuo piatto di gratinati ci siano 60 grammi di pangrattato! Puoi trascurare il pangrattato che aggiungi ai tuoi piatti mentre è bene fare attenzione a non esagerare con i condimenti: monitora il consumo di olio e.v.o. settimanale dosandolo con un’oliera graduata.

5) Il sushi è un cibo light e si può mangiare spesso: NO! 

Purtroppo la moda alimentare del momento non rappresenta il sushi autentico della cucina giapponese ma piuttosto una specie di junk-food camuffato all’orientale. Ad esempio se vuoi consumare maki-sushi devi valutare bene gli ingredienti che contiene: formaggio spalmabile ed affettati non sono ingredienti originali come del resto le infinite panature in cui vengono fritti! Oltre alle calorie attenzione al sale contenuto nei piatti e nello shoyu, la salsa di soia fermentata, di cui è bene non abusare. Se vuoi consumare pesce crudo ti consiglio di scovare un ristorante di autentica cucina giapponese ed evitare i menù con formule all you can eat, perché la qualità in cucina si paga!

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